giovedì 20 marzo 2008

Canto: lezione n.1 - IL SUONO, esempio: "Avrai" Marco Carta e Roberta Bonanno

GRANDE NOVITA'. Un nostro carissimo e stimatissimo lettore, Gabriele, mi ha proposto una stupefacente idea. Quella di istruire me e voi tutti con delle lezioni di canto al fine di comprendere meglio quelle che sono le esibizioni dei nostri amati Amici di Maria!

Ovviamente non so quanti di voi possano gradire sta cosa, ma la trovo altamente formativa e quindi me ne fotto e faccio di testa mia! Al termine della prima lezione un accuratissima analisi delle esibizioni di ieri dei due titani di questa edizione: Marco Carta VS Roberta in "Avrai" di Claudio Baglioni. Prendete appunti...

Il suono è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Tale vibrazione, che fisicamente è considerata a tutti gli effetti un onda,può propagarsi in qualunque mezzo elastico(in genere aria) ed è possibile associare ad essa una frequenza,un'intensità ed un timbro. Nel linguaggio volgare spesso la frequenza viene denominata impropriamente "altezza",mentre l'intensità viene denominato "volume".Il timbro invece rappresenta ciò che è misterioso nel mondo della musica.Esso dipende senza alcuna relazione precisa dal corpo in oscillazione che comunemente è chiamato "strumento".Senza tenere conto del timbro,nella storia sono state create numerose convenzioni affinché semplificassero la lettura di una partitura musicale.La prima fondamentale convenzione riguardò la frequenza con l'introduzione del concetto di nota.La nota in pratica sostituisce l'esatto valore della frequenza in Hertz con un nome del tutto convenzionale che varia da paese a paese.Il numero delle note dunque non è come si pensa impropriamente sette,bensì le note sono infinite alla stessa maniera dei numeri. Naturalmente non tutte le note possono essere ascoltate dall'orecchio umano ed in particolare tali note vengono considerate appartenenti alle fasce musicali degli ultrasuoni e degli infrasuoni.Convenzionalmente nella lingua italiana alla frequenza di 440 Hz corrisponde la nota chiamata La3.Vista la gran somiglianza con il suono di frequenza doppia del La3 indusse gli storici a chiamare con lo stesso nome tale nota specificando con il numero 4 il fatto che la frequenza di tale nota fosse di 880 Hz.La distanza musicale tra La3 e La4 fu chiamata ottava in maniera impropria,dato il fatto che in realtà il numero di note contenute in un ottava sono indefinite.Tuttavia la convenzione musicale stabilì un certo numero di note "notevoli" all'interno di una ottava.Fondamentalmente le convenzioni usate sono due.La prima, più imprecisa,segue la cosiddetta "scala diatonica".Essa prevede la presenza di sole sette note contenute in un ottava chiamate secondo la lingua italiana Do Re Mi Fa Sol La Si .La seconda convenzione,più minuziosa,segue la cosiddetta "scala cromatica".Quest'ultima prevede invece la presenza di dodici note in ogni ottava chiamate Do Do#(Reb) Re Re#(Mib) Mi Fa Fa#(Solb) Sol Sol#(Lab) La La#(Sib) Si ove i nomi delle note tra parentesi indicano lo stesso suono(frequenza).Facendo riferimento alla scala cromatica la distanza tra due note diverse è detta "semitono", mentre due semitoni costituiscono un "tono".Per individuare matematicamente il valore della frequenza di ciascun semitono si adotta la formula 440 X 2^n/12 dove n è il numero di semitoni dalla quale dista, la nota considerata, dal La3.Fatte queste premesse sul concetto di nota e suono andiamo ad analizzare un concetto fondamentale per un cantante specificatamente,la tonalità in genere quando si fa uso delle tonalità ci si riferisce ad una scala di tipo diatonico (ad otto note) considerando tuttavia sette tra le dodici note della scala cromatica.Qualunque scala diatonica è formata da un insieme di cinque toni e due semitoni che nel caso di "scala diatonica maggiore" si susseguono nel seguente modo:
T-T-s-T-T-T-s ove T sta per tono ed s semitono.
Esitono inoltre tre scale diatoniche minori(naturale,armonica,melodica) nelle quali toni e semitoni si susseguono nel modo seguente:

naturale:T-s-T-T-s-T-T
armonica:T-s-T-T-s-3s-s ove con 3s si intendono 3 semitoni
melodica:T-s-T-T-T-T-s(ascendente) ed T-T-s-T-T-s-T(discendente)
esistono poi altre scale assolutamente disusate e rare.
E' possibile costruire una scala diatonica a partire da una certa nota ad esempio la scala diatonica maggiore di Re sarà Re Mi Fa# Sol La Si Do. La prima nota della scala è detta tonica e da il nome alla tonalità.Nel nostro caso dunque ci troviamo di fronte ad una tonalità di Re maggiore.Nella pratica la tonalità di un brano generico stabilisce le sette note da utilizzarsi per quel brano.Nel nostro caso avendo un brano in tonalità di Re maggiore,ciò comporta che ogni qual volta nel pentagramma compare il simbolo di un Fa,il musicista dovrà eseguire un Fa#.
In genere nella pratica del canto,si suole modificare la tonalità di un brano,cambiandone così le note alterate.La tonalità originale viene chiamata volgarmente "tonalità 0"
Se un cantante ad esempio preferisce diminuire la frequenza delle note di un dato brano modifica la tonalità e va per esempio alla "tonalità -1" nell esempio precedente avevamo una tonalità di Re maggiore che supporremo la nostra tonalità 0.abbassare la tonalità a -1 significa utilizzare la tonalità di Do# maggiore.Praticamente basta diminuire di un semitono tutte le note della scala avendosi così la scala di Do# maggiore : Do# Re# Fa Fa# Sol# La# Si.La tonalità ovviamente può essere modificata fino all'infinito.

Ecco la lezione è finita, ma sentiamo ora l'analisi riguardo l'esibizione di ieri... così mettiamo subito in pratica parte delle cose che abbiamo imparato.

Analisi dell'esibizione di Marco:
Allora pur non avendo parlato ancora di cosa significhi il tempo ed il ritmo,posso dire che marco non era nel tempo nella metà della parte bassa dove c'è stato un po di nascosto imbarazzo,mentre il ritmo era poco presente in quasi tutta la canzone,L'intonazione era precaria nel complesso..in genere Marco è stato lievemente calante,(meno di un semitono)seppur in modo non scandaloso in parecchi finali di nota...tale fatto è stato probabilmente dovauto al fatto che Marco non prendeva proprio quei bassi che la canzone richiedeva...per cui finiva nell'essere forzatamente ingolato andando nell'imprecisione(tanto è vero che non alcune note uscivano proprio male sui finali)..La soluzione del problema sarebbe stato un'aumento della tonalità..(cioè sostanzialmente come detto nella e-mai precedente,avrebbe comportato in pratica l'aumento della nota più bassa di un certo numero di semitoni,rendendola meno bassa di quanto era).Tuttavia cambiare la tonalità non è come qualcuno crede scioccamente imbrogliare,in quanto il rovescio della medaglia sarebbe stato l'alzare di un certo numero di semitoni le note più alte facendo perdere di cosistenza gli acuti...qui si entra nel discorso complesso del colore della voce di cui non ho ancora parlato....Il colore nella canzone di Marco era corretto:scuro,pienò,corposo.Rendeva interpretativamente.i vibrati erano correttamente controllati ed il graffiato che nella tecnica interpretativa intende intensità struggente stava a meraviglia nella canzone...Questo nella sostanza va a dire che il timbro di Marco è veramente speciale e bellissimo come tutti dicono.Quello che è stato l'errore più evidente nella canzone di Marco,è stata la mancanza di una intera frase...il discorso non è legato alla memoria o altre forme di negligenza....il problema in quel caso er adovuto ad un INSPIEGABILE E BANALISSIMO PROBLEMA DI RESPIRAZIONE,ancora non ho parlato di resprazione..in questo caso è evidente che marco non abbia respirato completamente prima dell'attacco del prmo acuto ed era già senza fiato sul finale...infatti si vede chiaramente come improvvisamente Marco sia arrossito nel finale precedente all'acuto..chiaro segno di mancanza di fiato...poichè non ha proprio respirato..non è riuscito a pronunciare la frase...e ha divuto respirare fouri tempo.Gli acuti finali invece erzno molto molto belli...erano consistenti,armonici,scuri
,intensi...interpretativi...Infine non c'erano parecchie dinamiche nell'esecuzione(ancora non ho parlato di dinamiche)

Analisi dell'esibizione di Roberta:
Roberta fatto un'ottima esibizione...siamo quasi alla perfezione...Lei era molto sul tempo..bellissimo ritmo arricchito da sublimi dinamiche e variazione azzeccatissime,un'intonazione fondamentalmente precisa,un po crescente nell'ultimo acuto.L'interpretazione era toccante,la coloritura efficace...gli ultimi acuti erano un po chiari e sfibrati,ma vista la canzone che richiede una grande estensione,siamo a livelli altissimi.Il punto debole di Roberta è senz'altro la respirazione...che nonostante sia scorretta stavolta è stata comunque funzionale,anche se le alitate sul microfono portano dei fastidi abbastanza evidenti per un orecchio allenato.

Ora vi squinzaglio nei commenti innanzi tutto sull'iniziativa delle lezioni, sulla loro chiarezza e sull'analisi a parer mio super partes e ottima del nostro caro Gabriele a cui vanno i miei vivissimi complimenti. Creerò pure un sondaggio per capire il vostro grado di apprezzamento...

12 Comments:

ritad318 said...

straordinario è una splendida idea! Grazie a Gabriele pur essendo una profana avevo comunque intuito il problema di Marco, infatti rivedendolo si vede che si è proprio come strozzato (non so indicare i termini giusti) mentre tutto sommato l'esibizione era molto gradevole nel complesso, per Roberta, l'ho detto anche ieri,esibizione notevolissima, anche troppo, ma non essendo lei, x me, gradevole, mi lascia indifferente. Grazie ancora Guida per aver preso l'iniziativa proposta da Gabriele, aspetto altre utilissime lezioni!

Unknown said...

SìSì bravi!
bellissima idea...se il programma sta diventando sempre più trash ci pensiamo noi in questo blog ad alzare il livello!
ancora complimenti!

fio said...

Avete avuto un'idea geniale,complimenti.La lezione è un pò difficile da comprendere ma la spiegazione delle 2 esibizioni sono state chiarissime

Sicilia said...

Scusate, voi che ci capite di più, potreste commentare anche come cantano gli altri, per favore? A me piace molto come canta Cassandra, volevo sapere che ne pensate?

aria said...

assolutamente positivo...

Peccato non averci pensato prima, comunque grazie a Gabri e a Guidatv per questa idea.

Almeno cosi' invece di dire, ha fatto schifo, ha stonato, ha calato, abbiamo una reale percezione di quelle che sono le esibizioni perfette e quelle un po' lacunose. E la spiegazione data da una persona competente davvero, puo' evitarci di dire cose inutili, e farci peccare di poca obiettivita' e saccenza, soprattutto quando nel dare giudizi tecnici non abbiamo i titoli per farlo.

baciodiparma said...

Anche io ringrazio per la splendida idea.
Oltre ad essere molto interessante nel complesso ci aiuta a capire meglio le esibizioni al fine di imparare a giudicarle per come sono e non solo per la simpatia

paolokarim89 said...

finalmente qualkosa di inteligente anke se sicuramente alle ragazzine nn interessera molto....ankio sono daccordo con gabry...sono un aspirante allievo quando volete pubblicate pure la presentazione ke vi ho inviato...visitatemi su www.myspace.com/karimsinger e ditemi ke ne pensate cosi per farmi un idea e per migliorami ulteriormente.....

Anonimo said...

finalmente...grazie gabrix

Emiliano ^_^ said...

Ottima idea

^_^ ciao Emiliano

Mara said...

bell'idea...peccato che della lezione non ci abbia capito granchè....me la sono riletta 3 o 4 volte...per quanto riguarda l'analisi delle canzoni cantate dai ragazzi è stato chiarissimo e molto interessante....
è molto carina questa iniziativa così almeno anche noi avremo l'opportunità di capirci qualcosa dei commenti che fanno grazia e jurman o comunque sapremo giudicare più obbiettivamente le esibizioni dei ragazzi...

*IaIa* said...

idea geniale, bravi!!!!!;)

Anonimo said...

grazie mille guida tv per la considerazione....è stato bello sapere che cio che so è gradito agli altri e questo mi darà un grande stimolo nel continuare...tuttavia (dal punto di vista organizzativo) vorrei avere libero accesso al blog,questo per non dover inviare ripetutamente e-mail per postare un ulteriore capitolo della rubrica.